STORIA DEL GRUPPO
Il Gruppo Lonati, che può contare su forti e radicati connotati industriali, ha un’assoluta leadership mondiale nel settore meccanotessile. È una posizione conquistata con serietà ed efficienza, con il migliore knowhow, una continua capacità d’innovazione e standard qualitativi insuperati nei prodotti e nei servizi. Con una rete di vendita capillare, sviluppata in più di 70 paesi nel mondo, il Gruppo Lonati è un punto di riferimento sicuro, facilmente accessibile e aperto ad ogni mercato, da quelli emergenti a quelli europei, asiatici e americani. Concreti principi gestionali, collaboratori capaci, lavoro di squadra e tradizioni familiari sono le basi e le motivazioni che alimentano un successo commerciale e operativo che dura da più di 70 anni. Composto da più aziende autonome con caratteristiche e funzioni diverse, dall’industria all’agricoltura, dall’immobiliare all’istruzione, il Gruppo esprime un’unica volontà, un solo modus operandi, sintetizzato dalle tre parole che identificano lo stile Lonati: serietà, efficienza e organizzazione.
DAL LOCALE AL GLOBALE
Negli ultimi anni il mercato globale ha rivoluzionato possibilità e opportunità; la storica capacità bresciana di adattamento e rinnovamento ha raccolto la sfida portando progetti e idee inedite, alzando i criteri qualitativi per varcare i confini nazionali e reagire in tempi record alla crisi mondiale. Nuove strategie, nuove tecnologie e nuovi mercati emergenti; insieme ai risultati gli obiettivi raggiunti danno ragione alla caparbietà e al coraggio imprenditoriale di queste terre. Rinnovare e accrescere i modelli di sviluppo tradizionali del territorio: è una formula semplice, ma sempre vincente ed esportabile in ogni campo, uno sguardo sul mondo dal punto di vista delle proprie origini.
IL PROGRESSO È SEMPRE NELL’ARIA
Sono questi i due obiettivi del Gruppo Lonati. Per rafforzare e incrementare il primato mondiale nelle macchine per calze sono entrate a far parte della holding aziende di alto profilo specialistico e qualitativo: la Dinema, la Santoni, la Matec e la Sangiacomo. Il secondo obiettivo, motivato da esigenze di solidità finanziaria e autonomia operativa, vede importanti acquisizioni dai principali motori dell’economia bresciana, primo fra tutti il settore siderurgico con l’Alfa Acciai, seguito da altri consistenti investimenti in quello meccanico, immobiliare, agroalimentare e nella ricerca. Nuovi orizzonti di sviluppo, per un successo che si tramanda di generazione in generazione.